E’ stata formulata l'ipotesi che una valvola di materiale vivente migliori gli esiti a lungo termine nei pazienti che richiedono la sostituzione della valvola aortica.
Sono stati confrontati gli esiti negli adulti della sostituzione della radice aortica con auto-trapianto ( procedura di Ross ) con la sostituzione della stessa mediante omo-trapianto ( trapianto da donatore ).
Uomini e donne, di età inferiore a 69 anni, che necessitavano di chirurgia della valvola aortica sono stati assegnati in maniera casuale, in un rapporto 1:1, a ricevere un autotrapianto o un omotrapianto presso un Centro nel Regno Unito.
L'assegnazione casuale è stata generata al computer e il trattamento non era in cieco.
L’endpoint primario era la sopravvivenza dei pazienti a 10 anni dopo l'intervento chirurgico.
In totale, 228 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere una sostituzione della radice aortica mediante auto- o omo-trapianto.
Sono stati esclusi dallo studio 12 pazienti poiché di età inferiore a 18 anni; 108 in ciascun gruppo sono stati sottoposti a chirurgia e quindi analizzati.
È stato osservato un decesso peri-operatorio nel gruppo auto-trapianto inferiore all’1% ( p=0.621 ), rispetto al 3% riscontrato nel gruppo omo-trapianto.
A 10 anni, 4 pazienti erano deceduti nel gruppo auto-trapianto contro i 15 nel gruppo omo-trapianto.
La sopravvivenza attuariale a 10 anni è stata del 97% nel gruppo autotrapianto versus 83% (4) nel gruppo omotrapianto.
L’hazard ratio per la morte nel gruppo omotrapianto è stato pari a 4.61( p=0.0060 ).
La sopravvivenza dei pazienti nel gruppo autotrapianto è risultata simile a quella vista in una popolazione britannica paragonabile per età e sesso ( 96% ).
In conclusione, questi risultati sono a sostegno dell’ipotesi che una valvola di materiale vivente impiantata a livello dell’aorta possa migliorare in modo significativo gli esiti a lungo termine dei pazienti con valvulopatia aortica. ( Xagena2010 )
El-Hamamsy I et al, Lancet. 2010; 376 ( 9740 ): 524-31
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